PRESENTATA IERI 25 NOVEMBRE DURANTE LA “GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE”. LA PANCHINA ROSSA
Anche quest’anno l’Amministrazione Comunale di Oria ha voluto celebrare la “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”.
E lo ha fatto attraverso una installazione, segno tangibile e permanente della sensibilità nei confronti di un problema così grave, che attraversa tutte le fasce della società.
Su proposta della Consigliera Rita Labbro Francia, delegata alla redazione del Regolamento per la costituzione della Commissione Pari Opportunità, a cui il Sindaco Maria Carone e l’Assessore ai Servizi Sociali Cosimo Delli Santi, hanno dato subito appoggio, è stata collocata una panchina rossa, diventata ormai il simbolo della memoria delle donne vittime di femminicidio, nella piazzetta situata lungo Via Latiano, all’intersezione con Via Tripoli e Via Epitaffio.
La panchina sarà così visibile ad un gran numero di persone perché posta su una strada di intenso traffico e di accesso alla città, con la speranza che possa sensibilizzare quanto più possibile la cittadinanza rispetto alla inaccettabile crescita di casi di violenza sulle donne, troppo spesso consumata anche in ambito familiare.
La Consigliera Labbro Francia ci tiene a sottolineare che per arrivare al bel risultato finale è stato fondamentale l’aiuto di più persone che, volontariamente hanno offerto la loro collaborazione ed alle quali va – il più sentito ringraziamento di tutta l’Amministrazione Comunale per l’impegno profuso e er aver messo a disposizione della collettività le loro competenze e capacità.
L’idea e la realizzazione della panchina sono state del Maestro Francesco Strabone, giovane artista oritano laureatosi presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce, il quale nell’illustrare il progetto dice: “La panchina rossa non vuole essere un elemento decorativo, ma un messaggio. E’ per questa ragione che non presenta alcun tipo di ornamento, è solo una panchina rossa con addosso un marchio privo di valore estetico. Si tratta di un codice QR che conduce a una piattaforma in cui è possibile ascoltare le testimonianze di alcune donne vittime di violenza. La panchina rossa è un mezzo per sensibilizzarci utilizzando lo stesso mezzo che potrebbe usare chi è meno fortunata per salvarsi: raccontare l’abuso”.
Insieme a lui altri giovani e brillanti menti della nostra città come la Dottoressa Rosaria Mancuso che ha curato la ricerca e l’adattamento dei testi, la Psicologa Simona Delli Santi e l’Avvocato Francesca Durante – particolarmente sensibili all’argomento per i rispettivi ruoli lavorativi oltre che attrici amatoriali della Compagnia Teatrale Ka-Tet Destini Teatrali – che hanno interpretato le testimonianze delle vittime, ed il Maestro Vincenzo Pescatore, musicista e compositore, laureato in pianoforte e specializzato in composizione di musica da film e videogames presso il Conservatorio Tito Schipa di Lecce e l’ADSUM Formazione di Eccellenza che ha curato la produzione audio.
Non da ultimo il nostro ringraziamento va la Signor Antonio Biasi che ha prestato i suoi mezzi e la sua opera per il trasporto ed il posizionamento della panchina.
La panchina rossa di Oria, allora, non sarà solo un oggetto statico ma avrà la capacità di interagire con chi vorrà “ascoltarla” perché il male si può combattere solo ascoltando chi lo ha vissuto.
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