La Valle Di'Itria e le produzioni vinicole tipiche
In accordo con la natura, la Puglia, ha avuto in dono una grande varietà di territori, tutti diversi tra loro, ma ognuno con le proprie peculiarità.
Continuando il nostro viaggio nel mondo vitivinicolo, siamo approdati nel cuore della Puglia fra le province di Bari, Brindisi e Taranto: la Valle D’Itria.
Una terra ricca di tradizioni antichissime, con un forte legame e un grande rispetto per l’ambiente naturale, che in molti casi si riflette nell’enogastronomia locale.
Nella Valle D’Itria, si trova un gioiello divenuto dal 1996 Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, una città differente, fiera, bella nella sua unicità: Alberobello.
Quando entri ad Alberobello la vista potrebbe rievocare un paesaggio fiabesco e i suoi trulli, le tipiche costruzioni a forma di cono fatte in pietra calcarea, sono i principali protagonisti di questo paesaggio unico al mondo.
Chi non li ha mai visti rimane sgomento di fronte a ciò che la mano dell’ uomo è riuscita a produrre.
Mani sapienti e infaticabili di artigiani che hanno saputo valorizzare persino le pietre.
E’ qui, in mezzo a tanta bellezza colma di tesori di arte e cultura, che troviamo una realtà consolidata e amata da tutti gli alberobellesi: Cantina Museo Albea.
Cantina Museo Albea è una delle più antiche ed accreditate cantine del territorio Pugliese, nasce nei primi del ‘900.
Allocata in una struttura che conserva ancor oggi, interamente scavata nella roccia calcarea, la stessa roccia usata per realizzare i famosi trulli di Alberobello.
Cantina Museo Albea fu costruita in un punto molto particolare di Alberobello, nei pressi della sua stazione ferroviaria.
Particolare non trascurabile se si pensa al fatto che, le ferrovie rappresentavano un’importante punto di snodo del transito e del commercio di uve con il resto dell’ Italia e l’Europa.
Erano anni in cui le uve pugliesi venivano esportate e utilizzate al nord solo ed esclusivamente come uve da taglio, finché non arrivò la consapevolezza, le conoscenze e il sentimento identitario per i prodotti autoctoni.
La svolta intorno agli anni 60, quando Cantina Museo Albea, iniziò ad affermarsi fortemente su territorio di Alberobello e non solo.
Poi, ancora l’innovazione legata alla tradizione, Cantina Museo Albea inizia un’importante collaborazione con un’ imprenditore umbro: Dante Renzini.
Egli, insieme a degli ottimi collaboratori ha conservato l’identità di Cantina Museo Albea, rivalutando e valorizzando l’intero percorso compiuto da questa straordinaria realtà.
MUSEO DEL VINO
Nel 2003 , Dante Renzini decide di rendere accessibili e fruibili le stanze al primo piano di Cantina Museo Albea.
Tramite un duro e importante lavoro di riorganizzazione nasce il Museo del Vino di Alberobello, con lo scopo di dare la meritata importanza alla produzione vitivinicola autoctona.
Su 900 mq e con 4 sale espositive si può godere di un viaggio esperienziale nella storia della cultura vitivinicola del luogo.
Una storia legata al mondo contadino e dell’artigianato dove tutte le fonti, i manufatti e gli attrezzi sono stati donati interamente dai cittadini di Alberobello.
Dunque non solo un museo espositivo, ma un incontro di storie, di generazioni e la narrazione di un amore viscerale nei confronti del proprio territorio e della ricchezza che ne deriva.
I cittadini di Alberobello, sono stati parte attiva non solo con le donazioni ma contribuendo alla nascita, alla realizzazione e all’allestimento del Museo del Vino.
LE SALE DEL MUSEO
Ogni sala del Museo del Vino ha una sua caratteristica.
La prima sala racconta la magia del territorio con l’artigianato e l’abilità nell’uso della pietra locale, il folklore, la fatica del lavoro nei campi attraverso utensili e fonti fotografiche.
La seconda sala è interamente dedicata ai vitigni autoctoni sia bianchi che rossi con dettagliate descrizioni e narrazioni delle loro caratteristiche organolettiche.
Inoltre, il visitatore può immergersi in un viaggio nel passato attraverso una moltitudine di utensili propri del mondo vitivinicolo.
Antichi strumenti come “capasoni”, torchi, le prime deraspatrici manuali e tanti altri strumenti tipici del lavoro nei campi.
In questa sala si può apprezzare anche un piccolo miracolo della natura; la presenza di una vite di Primitivo tra le più antiche del territorio, ha circa 40 anni, che affonda le sue radici nella roccia della struttura stessa.
In questa sala si trova anche un ‘immagine che ritrae uno dei vigneti più antichi e storici, con più di 40 anni, che permette la produzione di vini bianchi Doc come il Selva Superiore.
Tra la terza e la quarta sala troviamo la “ biblioteca del vino” in cui vi è una raccolta di oltre 1000 bottiglie tra le etichette storiche della Puglia e l’ ampia sala denominata “sala di vignaioli” dove si ospitano eventi e performance sul mondo vitivinicolo.
Il Museo del Vino è aperto a tutti e si può richiedere la visita guidata gratuita.
E’ obbligatoria la prenotazione al numero +39 3289439829 oppure compilando il form sul sito Albeavini.com, vi è inoltre la possibilità di richiedere un percorso degustativo finale.
Le visite si possono effettuare da lunedì al sabato h. 10.00-13.00 / 15.30-19.30 .
Domenica solo su prenotazione.
Sarete guidati in questo interessante tour dalla direttrice del Museo del Vino, la Dott.ssa Valentina Leo che vi svelerà tutti i segreti dell’arte e del mondo vitivinicolo partendo dal passato fino ai giorni d’oggi.
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